045/8403006

 

Il nostro recapito telefonico

 

segreteria@cortolex.it

 

Il nostro indirizzo mail

Sentenze

Cortolex > Sentenze (Page 8)

Corte di cassazione – sentenza 1° marzo 2017, n. 5286

MASSIMA:" La previsione legislativa di una concorsualità per le assunzioni nei pubblici uffici (nel caso di specie l'Azienda regionale sarda dei trasporti) impedisce la conversione dei contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato, dal momento che l'automatica trasformazione del rapporto inter partes finirebbe per eludere le garanzie predisposte dall'obbligo del concorso a tutela dell'interesse pubblico" ...

Continue reading

Tribunale di Reggio Emilia – ordinanza rinvio Corte. Cost. n. 1 del 28 febbraio 2017

MASSIMA:"Il Tribunale di Reggio Emilia (dott.ssa Elena Vezzosi) con ordinanza 28.2.2017 ha rinviato alla Corte Costituzionale la questione di costituzionalità riguardo alla disciplina delle spese giudiziali applicabile anche al processo del lavoro (art. 92 comma II c. p. c.) in quanto impedire al giudice di compensare le spese limiterebbe l’effettività del diritto di accesso alla giustizia." ...

Continue reading

Corte di cassazione – sentenza 27 febbraio 2017, n. 4899

MASSIMA:"Il licenziamento determinato da motivi sindacali è nullo ai sensi dell'art. 4 della l. n. 604 del 1966 e, in caso di declaratoria d'antisindacalità del comportamento aziendale che vi abbia dato causa ex art. 28 st.lav., anche in assenza dell'azione individuale, la persistente validità ed efficacia del rapporto di lavoro deriva dal principio generale secondo cui gli atti nulli sono insuscettibili di produrre effetti giuridici; ne consegue la permanenza dell'obbligo contributivo a carico del datore di lavoro, indipendentemente dalla soddisfazione totale o parziale degli obblighi retributivi nei confronti del lavoratore, in quanto, giusta l'art. 12 della l. n. 153 del...

Continue reading

Tribunale di Milano – 27 febbraio 2017, ordinanza n. 5525

MASSIMA:"Nel licenziamento per giustificato motivo oggettivo l’effettività della riorganizzazione aziendale va dimostrata in termini di necessità di sopprimere la specifica posizione alla quale è addetto il lavoratore. Il Giudice del lavoro milanese, ponendosi in continuità la nota e recente sentenza della Corte di Cassazione n. 25201 del 2016, offre una puntuale lettura di come debba intendersi la giustificazione del recesso per motivi organizzativi. Ferma la necessità di provare rigorosamente anche l’andamento negativo dell’impresa, quando tale elemento sia invocato a giustificazione del licenziamento, il Tribunale afferma come la ragione del recesso non possa essere costituita da un generico ridimensionamento dell’attività, ma dalla...

Continue reading

Corte costituzionale – sentenza 24 gennaio 2017, n. 15

MASSIMA:"E' costituzionalmente illegittimo l'art. 2, c. 20, del D.L. 6/7/2012, n. 95 (Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini nonché misure di rafforzamento patrimoniale delle imprese del settore bancario), conv., con modif., dall'art. 1, c.1, della L. 7/8/2012, n. 135, nella parte in cui prevede che all'esito del processo di cui al primo periodo del medesimo c. 20, e comunque non oltre il 1°/11/2012, cessano tutti gli incarichi in corso a quella data, di prima e seconda fascia conferiti ai sensi dell'art. 19, c.6, del d.lgs 30/3/2001, n. 165 (Norme generali sull'ordinamento del...

Continue reading

Corte di cassazione – sentenza 16 febbraio 2017, n. 4120

MASSIMA:"In caso di licenziamento disciplinare, la sanzione prevista dal regolamento aziendale vigente al momento in cui il provvedimento espulsivo è stato intimato va applicata anche ove la condotta sia stata posta in essere in epoca antecedente alla sua entrata in vigore, trattandosi di sanzioni di natura civile per le quali non opera il principio di irretroattività sancito dall’art. 25, comma 2, Cost." ...

Continue reading

Corte di cassazione – sentenza 16 febbraio 2017, n. 4125

MASSIMA:"In tema di licenziamento disciplinare non integra giusta causa o giustificato motivo soggettivo la condotta del lavoratore che denunci all’autorità giudiziaria o amministrativa competenti fatti di reato o illeciti amministrativi commessi dal datore di lavoro, salvo che risulti il carattere calunnioso della denuncia o la consapevolezza dell’insussistenza dell’illecito, sempre che il lavoratore si sia astenuto da iniziative volte a dare pubblicità a quanto portato a conoscenza delle autorità competenti." ...

Continue reading

Corte di cassazione – sentenza 6 febbraio 2017, n. 3052

MASSIMA:"Illegittimo il licenziamento comminato alla lavoratrice che al rientro al lavoro dopo l'assenza per gravidanza rifiuta di prendere servizio in un'altra città. Il rifiuto deve considerarsi giustificato in base all'articolo 1460 del codice civile in considerazione del fatto che l'imprenditore non aveva assunto una persona in sostituzione della donna in puerperio a tempo determinato ma aveva preso un altro dipendente a tempo indeterminato precostituendo le basi per la futura sostituzione definitiva della lavoratrice."    ...

Continue reading

Corte di cassazione – S.U. sentenza 1° febbraio 2017, n. 2612

MASSIMA:"La Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza a favore dei Dottori Commercialisti è titolare del potere di accertare, sia all'atto dell'iscrizione ad essa, sia periodicamente, e comunque prima dell'erogazione di qualsiasi trattamento previdenziale, ed a tale limitato fine, che l'esercizio della corrispondente professione non sia stato svolto nelle situazioni di incompatibilità di cui all'art. 3 del d.P.R. n 1067 del 1953 (ora art. 4 del d.lgs. n 139 del 2005), ancorché quest'ultima non sia stata accertata dal Consiglio dell'Ordine competente. In particolare, detto autonomo potere di accertamento sussiste nel momento della verifica dei presupposti per l'erogazione del trattamento previdenziale, al...

Continue reading

Corte d’Appello di Milano – 31 gennaio 2017, n. 32

MASSIMA:"Il principio di automaticità delle prestazioni previdenziali vale anche per le collaborazioni coordinate e continuative. La Corte di Appello di Milano condanna l’INPS all’accredito della contribuzione omessa dal committente in un rapporto di co.co.co. Infatti, sebbene la norma sull’automaticità delle prestazioni previdenziali – art. 2116 c.c. - si riferisca espressamente ai lavoratori subordinati, la circostanza che la quota di contributi a carico del prestatore venga trattenuta sul suo compenso, consente l’applicazione estensiva di tale principio anche al lavoro parasubordinato." ...

Continue reading